Caduta Capelli Chemioterapia

Caduta Capelli Chemioterapia

Caduta capelli e Chemioterapia sono due spiacevoli fattori che vanno di pari passo. L’inizio del trattamento di Chemio infatti segna il momento cruciale dell’inevitabile perdita dei propri capelli, a causa dello stress che la terapia infligge sul corpo umano.
Il terribile effetto collaterale della perdita dei capelli durerà per tutto il tempo del trattamento; una volta terminato il ciclo i capelli ricresceranno.

L’assenza di peli e capelli sul corpo dunque NON è permanente.

Perché Cadono i Capelli Durante la Chemio?

Perdere i capelli è l’effetto indesiderato maggiormente frequente quando si parla di chemioterapia e questo avviene poiché la terapia attacca con forza le cellule, che successivamente si scindono, senza far distinzione tra quelle cancerose e quelle del bulbo pilifero che comprendono ovviamente sia peli che capelli.

Nonostante l’alta probabilità di perdere i capelli durante il trattamento c’è anche da sottolineare che la rapidità con il quale accade dipenderà anche dalla dose di medicinali somministrati e dalla durata complessiva della terapia.

Quando si iniziano a perdere i capelli?

Di norma, la caduta incomincia intorno alle 3 settimane dopo l’inizio della chemio a cadenze più o meno intermittenti; infatti, in base alla quantità di dosi somministrate i capelli inizieranno a cadere rapidamente o più lentamente, a ciocche. Dopo l’inizio della caduta è possibile che si presentino degli sfoghi cutanei nelle zone interessate.

Come affrontare la caduta dei capelli?

 

Come prima cosa viene fortemente consigliato prendere le redini tagliando i capelli molto corti, così da alleggerire lo shock della perdita con una adeguata transizione.

casco refrigerante
Foto del casco refrigerante per chemioterapia.

A livello psicologico è più adatto optare per un taglio corto anticipando la perdita spontanea, così da farci sentire in qualche modo in controllo della situazione, per quanto poco sia possibile.

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Una delle opzioni più utilizzate per ritardare, limitare e combattere al meglio la spiacevole situazione è senza dubbio l’uso del casco refrigerante, un apposito strumento che viene applicato subito prima dell’inizio della terapia che agisce sul cuoio capelluto portandolo ad una temperatura tra i 3 ed i 5 gradi, preservando così al meglio il bulbo e il capello.

Questo metodo ha dimostrato la propria validità su molti pazienti, aiutando in ogni caso a ritardare il processo.

Qualora la vista dei capelli sul cuscino ogni mattina vi sia insopportabile è consigliato indossare un’apposita retina durante il sonno.