Dermatite seborroica

Dermatite seborroica e tricopigmentazione: come comportarsi

La dermatite seborroica non è altro che un’infiammazione della cute che si crea per cause sconosciute. Può comparire con una certa frequenza nei pazienti affetti da HIV oppure nelle persone che presentano patologie neurologiche. Questo problema può comportare diversi fastidi tra cui la presenza di desquamazioni, forfora o prurito occasionale. La dermatite seborroica si può verificare nei neonati entro i primi tre mesi oppure in tutti gli adulti compresi tra i 30 e i 70 anni. Insieme alla dermatite si possono verificare anche fenomeni di psoriasi dalla quale è difficile distinguerla. Sembra che le cause o la gravità della dermatite seborroica siano date da fattori genetici, da temperature climatiche fredde o da stress. Per risolvere questo problema una volta che viene diagnosticato con l’esame obiettivo ci sono vari metodi. Le soluzioni variano tra l’uso quotidiano di prodotti per capelli specifici o di creme. Anche l’alimentazione è molto importante infatti una dieta ricca di zuccheri e grassi saturi può peggiorare questa condizione patologica. Si consiglia quindi di seguire una dieta che prevede il consumo abituale di pesce azzurro e acidi grassi polinsaturi tra cui l’omega 3. Tra i problemi più rilevanti di questa patologia c’è la possibilità di accelerare il processo di perdita dei capelli ed è per questo che alcune persone pensano di ricorrere alla tricopigmentazione, vediamo di cosa si tratta e se è possibile utilizzarla contro la dermatite seborroica.

La tricopigmentazione

Si tratta di una tecnica ricercata da chi soffre di problemi di calvizia e non vuole sottoporsi a trapianto o ricorrere all’assunzione di farmaci. Nella tricopigmentazione vengono utilizzati appositi strumenti detti dermografi che applicano il pigmento nel derma assieme ad aghi applicatori di precisione. In genere le sedute non sono dolorose ma se si avverte dolore si può richiedere un anestesia locale. Prima di procedere con le sedute lo specialista provvede a valutare lo stato di salute del paziente e solo dopo si procede con la 

procedura che prevede massimo 3 incontri. Per fare in modo che il trattamento funzioni alla perfezione e necessario che la cute sia completamente sana al momento della seduta. Si consiglia perciò di sottoporsi a questa soluzione solo quando la dermatite seborroica è stata risolta con i metodi tradizionali prescritti dal medico. La dermatite può inoltre generare prurito o iper sensibilità durante la tricopigmentazione rendendo questo trattamento molto fastidioso. Quindi si può affermare che è possibile sottoporsi a tricopigmentazione ma solamente dopo avere seguito un’adeguata terapia farmacologica che abbia risolto il problema della dermatite seborroica.