tricopigmentazione o protesi

Pigmentazione capelli o protesi?

Sono molte le persone che per sopperire alla mancanza di capelli hanno adottato la soluzione della protesi, una sorta di parrucchino dalle caratteristiche estremamente veritiere che riproduce una capigliatura folta. Per diverse ragioni però, quali possono essere i costi di acquisto iniziale ed anche la manutenzione e la cura della protesi, oppure perché si sente una riduzione della propria libertà indossando questo parrucchino, molti hanno deciso di provare la soluzione della tricopigmentazione, sicuramente più confortevole e meno limitativa, ma che comporta un deciso cambiamento estetico rispetto alla protesi.
La maggior parte di coloro che hanno trovato nella protesi la soluzione migliore per il loro disagio, hanno mantenuto segreta la loro condizione ad amici e parenti, per questa ragione spesso è difficile liberarsi di questo scudo indossato per tanti anni, anche se è normale che nasca la voglia di cambiare look e ritrovare un aspetto più naturale.

Cos’è la tricopigmentazione

La tricopigmentazione è una tecnica di ultima generazione che sia uomini che donne scelgono per far fronte alla calvizie oppure al diradamento dei capelli, soprattutto se estremamente fini, che lascia numerosi spazi vuoti sul cuoio capelluto. Questa tecnica consiste nell’utilizzo di pigmenti biocompatibili e quindi sicuri per la salute, che vengono micropigmentizzati sul cuoio capelluto con macchinari specifici. Il risultato è estremamente naturale ma soprattutto reversibile: se non si procede a dei ritocchi periodici si può tornare alla situazione iniziale con un cuoio capelluto perfettamente pulito. La tricopigmentazione è una soluzione rapida e molto gettonata tra i più giovani, che scelgono un’effetto punto pelo, che dà l’impressione di capello rasato per scelta e non di calvizie. I vantaggi della micropigmentazione sono tantissimi garantisce libertà e sicurezza, migliorando in poche sedute l’aspetto estetico diminuendo l’impatto psicologico di quelle che sono le conseguenze della calvizie. Inoltre, se dopo qualche anno si preferisce optare per soluzioni diverse, la reversibilità del trattamento si presenta estremamente utile per cambiare look in modo semplice e veloce.

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Pigmentazione capelli o protesi?

La tricopigmentazione è la tecnica che assicura il risultato più naturale e che non limita assolutamente la libertà dell’individuo che la sceglie, al contrario della protesi che pur essendo di ultima generazione, necessita di numerose cure e manutenzione dai costi spesso elevati. Per le persone più giovani, la pigmentazione del capello si presenta come la soluzione migliore, in poche sedute è possibile ottenere un risultato naturale ma soprattutto reversibile, che offre la possibilità di cambiare look. Coloro che hanno indossato la protesi per molti anni, e decidono di provare la tricopigmentazione, hanno bisogno di un numero maggiore di sedute per ottenere un buon risultato, perché il cuoio capelluto può risultare ispessito dallo sfregamento del parrucchino, anche se composto da materiali di ultima generazione. 
La scelta dunque su quale delle due tecniche preferire dipende per la maggior parte dallo stile di vita del soggetto che deve sottoporsi al trattamento e dal risultato finale che desidera. Basta vedere su internet le foto del prima e del dopo il trattamento di pigmentazione capelli per farsi un’idea del possibile risultato e decidere quale modalità si preferisce.